Storia della Repubblica

PREISTORIA
 

Già in epoca preistorica  intorno al 15000 a.c. gli attuali territori della Repubblica Democratica dello Scarrone Borgo Nuovo risultavano frequentate da tribù nomadi che vivevano di caccia e frutti selvatici. Proprio i boschi della Repubblica all'epoca piú fitti di adesso rappresentavano l'habitat naturale per questi uomini primitivi. Ancora oggi nei boschi del parco nazionale della Repubblica intitolato af "Ernesto Che Guevara" è possibile trovare tracce di quei antichi avi che ad intervalli regolari abitavano i nostri territori. Intorno all' 11400 a.c. con la pratica della domesticazione degli animali e la pastorizazione nasceva l'agricoltura ed i primi gruppi di uomini cominciarono a stabilirsi stabilmente nei nostri territori. 

 
ANTICHITÀ
 
E' solo tuttavia intorno al 10000 a.c., che con l'invenzione della scrittura, e la fine della preistoria che si trovano i primi documenti scritti riguardanti attività di vita quotidiana all'interno dei nostri territori. Famose sono le tavolette in cui in una lingua ormai morta e non del tutto tradotta si parla delle leggi di una comunità di circa 100 individui che viveva sui delicati declivi dello Scarrone ed adottava la legge del talione. 
Nei secoli successivi le antiche popolazioni dello Scarrone Borgo Nuovo si mischiarono con le popolazioni giunte dalle altre zone d'Europa quali i fenici, gli etruschi ed i greci da Sud ed i liguri e i Celti da Nord. Furono proprio questi ultimi a fondare intorno al 700 a.c. la città di Bagat- Alt ( oggi Bagatto ).   I celti si alternarono ai liguri nel governo dei territori della Repubblica fino al 118 a.c. circa quando i romani giunsero ai confini della nostra Repubblica.
 
L'EPOCA ROMANA
 
L'arrivo dei romani segnò la cacciata dei celti e dei liguri dagli odierni territori della Repubblica fondando la città di Augusta Scarronorum. Durante la campagna di Gallia ( 28 a.c. ) Augusta Scarronorum, Bagattus ( così ribattezzata dai romani ) e Borgatas Nova ( anch'essa fondata dai romani ) furono un'importante fonte di rifornimento per le legioni romane stanziate oltral'alpe ed entrarono a far parte della provincia romana della Gallia Cisalpina. Famose in questo periodo le gens dei Marinus e dei Longos Vaschettus. La Repubblica dello Scarrone Borgo nuovo visse un periodo di relativa quiete fino alla caduta dell'impero romano. I romani concessero agli abitanti dei nostri territori molte libertà fra cui anche la possibiltà di avere un governo proprio seppur sottomesso a quello imperiale.
 
L'ALTO MEDIOEVO
 

Con la caduta dell'impero romano d'occidente i territori della Repubblica passarono sotto il dominio delle tribù barbariche. I nostri territori conobbero prima il dominio di Odoacre e poi quello dei Bergundi e dei Visigoti. I territori della Repubblica furono poi libetati intorno al 500 dai bizantini ma nel 568 l'arrivo dei Longobardi segnò una nuova dominizione ma mentre le città bizantine si arresero senza combattere gli abitanti di Bagattus, Augusta Scarronus e Borgatas Novas opposero una fiera resistenza ma dopo due mesi di eroica resistenza dovettero capitolare. In questi due mesi i territori della Repubblica si proclamarono per la prima volta indipendenti dichiarandosi regno libero dello Scarronus Borgatas Nova. 
Tuttavia il regno Longobardo non durò molto in quanto Carlo Magno conquistò il Piemonte sottraendolo a Desiderio re dei Longobardi. La Repubblica dello Scarrone entrò quindi a far parte dell'Impero Carolingio e la città di Scarronus ebbe l'onore di ospitare per due notti il nuovo sovrano ed il suo seguito.
I territori della Repubblica entrarono quoidi a far parte della marca degli aleramici facente parte dell'impero carolingio. Carlo Magno stesso colpito dalla laboriosità dei cittadini concesse all'interno della marca degli aleramici parecchi benefici ed una parziale indipendenza ai territori oggi facenti parte della Repubblica a cui più volte fece visita durante la sua vita.
Gli attuali territori della Repubblica vissero un periodo relativamente lungo di pace e prosperità fino all'anno 923 in cui gli abitanti di Scarronus, Bagatto e Novo Borgo resistettero strenuamente alle invasioni saracene di pirati provenienti dalle coste liguri, dalla Provenza e dalle Spagna. In una di queste battaglie contro i saraceni passata alla storia come disfida di "Novo Borgo" si distinse
la figura di Lungus Enricus figlio di Andreinus che sacrificò la sua vita per la patria ed ancora oggi è eroe nazionale della Repubblica Democratica dello Scarrone Borgo Nuovo. In tutto questo lasso di tempo i territori della Repubblica furono considerati dai vari regnanti come liberi e semindipendenti.
 
L'ERA COMUNALE
 
Nei primi secoli del secondo millenio fiorirono molte realtà comunali indipendenti fra cui il libero comune dello Scarrone Borgo Nuovo (  Così chiamato in lingua volgare ) che dal 1181 fu completamente indipendente. Resistette eroicamente alla calata di Federico Barbarossa mantenendo pagando un tributo di sangue non indifferente la sua indipendenza anche grazie Bertollius Fabrizius, altro eroe nazionale della Repubblica, che la leggenda narra, incrociò la sua spada con il Barbarosa stesso, in difesa della patria, quando questi tentò d'invadere ed annettersi il libero comune dello Scarrone Borgo Nuovo nell'anno 1165. Sembra che il Fabrizius si scontrò con l'imeperatore tedesco alle porte del Bagatto e ferendolo gravemente inducendo lui ed il suo esercito alla ritirata. A tale guerra l'esercito dello Scarrone Borgo Nuovo vi partecipò al fianco della lega Lombarda senza tuttavia farne parte.
Nel 1174 il comune libero dello Scarrone Borgo Nuovo partecipò all' offensiva per respingere la quinta calata in Italia di Federico I combattendo ancora una volta al fianco della lega lombarda sconfiggendolo a Legnano mantenedo la sua indipendenza grazie anche all'alleanza con la lega lombarda di cui non continuava a far parte. In quest'epoca buia il comune dello Scarrone Borgo Nuovo non era fedele ne all'imperatore ne alla lega lombarda ma solamente al suo popolo.
Il libero comune perse la sua indipendenza nel 1207 quando il marchese Manfredo I l'annettè con l'inganno al marchesato di Saluzzo. 
 
L'ERA MODERNA
 
La schiavitù sotto al Marchesato di Saluzzo durò fino al 1533 anno in il marchesato cedette la sua indipendenza venendo annesso alla Francia. Molto difficile fu per i regnanti francesi mantenere la  dovranità nel piccolo territorio dell'ex libero comune. Scotto che gli abitanti dello Scarrone Borgo Nuovo pagarono spesso con il sangue.
Nel 1601 Carlo Emanuele I riuscì a riportare gli ex territori del Marchesato di Saluzzo sotto l'egidia di casa Savoia annettendosi anche i territori dello Scarrone Borgo Nuovo.
Durante il regno di casa Savoia sui territori della nostra patria i cittadini cercarono con mezzi leciti ed illeciti di riottenere l'agognata indipendenza e l'occasione si presentò nel 1690 anno della guerra franco-piemontese durata sei anni. In cambio dell'aiuto degli abitanti dello Scarrone Borgo Nuovo, nella guerra in corso, Vittorio Amedeo II, avrebbe concesso l'indipendenza agli attuali territori della Repubblica. La guerra fu purtroppo persa e Vittorio Amedeo II da avversario del Re Sole ne divenne alleato e lo Scarrone rimase sotto la corona di casa Savoia. 
Nel 1706 i francesi assediarono per tre mesi Torino e solo l'arrivo di Eugenio di Savoia, il 7 di Settembre, con gli imperiali e rinforzi provenienti dallo Scarrone Borgo Nuovo riuscirono a liberare la città dall'invasore d'oltrealpe. L'aiuto degli scarronesi borgonuovesi fu determinante tanto che questi inviarono il contadino dello Scarrone Daniello Crepaldus a reclamare il mantenimento dei patti  del trattato del 1690. Questi si recò in missione diplomatica presso il palazzo reale di Torino ed ottenuta udienza con Vittorio Amedeo II riuscì dopo un'abile trattativa ad ottenere un regio decreto in cui si decretava l'indipendenza del principato dello Scarrone Borgo Nuovo. Copia di tale atto é ancora conservato oggi nel museo nazionale della Repubblica. L'originale andò purtroppo nel 1731 in un'incendio che divampò nella Repubblica.
Con i trattati di Utrecht del 1713 casa Savoia ottenne la regia corona di Sicilia poi tramutata in corona di Sardegna e il neo principe Daniello Crepaldus il principato dello Scarrone Borgo Nuovo. Nell'anno successivo il neoprincipe cedette il potere ai suoi sudditi ed il principato divenne il primo caso di Repubblica dell'era moderna. 
Negli anni successi la Repubblica dello Scarrone Borgo Nuovo fu attiva nella guerra di seccessione polacca. Aiutando il popolo di Polonia a liberarsi dal dominio straniero. Ancora oggi i popoli della Repubblica e della Polonia sono legati dall'antico patto di sangue e di amicizia fraterna siglato nel XVIII secolo.
Con l'avvento di Napoleone la Repubblica dello Scarrone Borgo Nuovo fu di nuovo annessa alla Francia perdendo nuovamente la sua indipendenza. 
Con la caduta di Napoleone nel 1815 il congresso di Vienna rimise le vecchie monarchie sui rispettivi regni ma non restitui l'indipendenza alla piccola repubblica dello Scarrone che fu nuovamente annessa al Regno di Sardegna del re Vittorio Emanuele I. Quest'ultime alle legittime richieste dei cittadini dell'ormai ex Repubblica fece orecchie da mercante. Questo perchè il decreto firmato da Vittorio Amedeo II era ormai andato perduto.
Con l'unità d'Italia del 1861 tuttavia il neogoverno italiano dimenticò di annettersi i territori dell'ex libero comune, ex principato ed ex Repubblica annettendosi il solo territorio di Pralormo. Tanto che prima il ministro Giolitti, poi, il cosidetto Duce Mussolini ed infine il primo presidente della Repubblica  italiana Leone dichiararono nel corso degli anni che i territori del Bagatto, dello Scarrone e di Borgo Nuovo non facenti parte della Repubblica italiana.  Nel secondo dopo guerra nacque il C.L.S.B.N. 
( Comitato di liberazione dello Scarrone Borgo Nuovo )  che visti gli orrori del nazifascismo presero immediatamente contatto con i governi del patto di Varsavia in particolare con quello polacco e quello della Repubblica Democratica Tedesca. Alla fine degli anni ottanta con la caduta delle repubbliche socialiste dell'Est Europa ci fu una fase di stasi durata fino al 2005 circa anno in cui CLSBN riprese in modo deciso l'attivita xhe il 6 Settembre 2010 ha portato alla nascita della Repubblica Democratica dello Scarrone Borgo Nuovo.